Dove inizia il buio: esplorare l’Universo con i telescopi

7 giugno 2025 ore 21.30 – Villa Arrighi

A cura di Roberto Ragazzoni (astronomo)

Per millenni, la pupilla umana è stata l’unico strumento a nostra disposizione per poter conoscere l’Universo. Tutto è cambiato quando Galileo ha rivolto il suo sguardo verso l’alto con il primo rudimentale telescopio. L’innovazione si è unita all’astronomia, le nostre pupille sono diventate sempre più grandi e complesse in una corsa verso le profondità del cielo. Dai radiotelescopi all’ottica adattiva, dal cannocchiale di Galileo al James Webb Space Telescope, un itinerario alla scoperta delle macchine ottiche che ci hanno permesso di scavare nel buio cosmico.

Sensi coinvolti


Simbolo della vista
Simbolo dell'udito

Biografia

Roberto Ragazzoni. Nato a Venezia il 25 Luglio 1966, si è laureato in Astronomia presso l’Università degli Studi di Padova nel 1990. Ha lavorato presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, lo Steward Observatory di Tucson (Arizona), il Center for Astrophysics dell’Universita’ di San Diego (California), il Max Planck Institut fuer Astronomie di Heidelberg (Germania), l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e l’Università degli Studi di Padova. Diventato Ordinario presso l’Università di Bologna nel 2000, è attualmente Direttore dell’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica e Professore Ordinario presso il Dipartimento di Fisica ed Astronomia dell’Università degli Studi di Padova. Membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, dell’Accademia Galileiana e dell’Accademia dei Concordi, si occupa prevalentemente di strumentazione ottica per l’astronomia, sia da Terra che dallo Spazio.