Aperitivi al buio

6, 7, 8 giugno 2025 – Antica dimora dell’ortolano

In un’antica dimora del 1200, un aperitivo consumato al buio risveglia i nostri sensi, invitandoci ad assaporare ogni momento e ad ascoltare. L’astronomia si intreccia ad archeologia, psicologia e architettura, dando vita a un’esperienza multisensoriale unica.

Tracce nel buio

6 giugno ore 19:30
A cura di Alberto Crosato (archeologo) e Anita Zanella (astronoma)

Archeologia e astronomia: cos’hanno in comune, a parte la “a” iniziale (e quella finale)?
Il procedere a tentoni per ipotesi da verificare e da smentire; l’incedere a ritroso, scrutando il passato; la ricerca nel buio di tracce uniche e irripetibili che rivelino una storia, quella dell’uomo e quella dell’Universo.

Che senso ha il buio?

7 giugno ore 17:00 e 19:00
A cura di Massimo Grassi (psicologo)

Il buio ci priva della vista, spostando la nostra attenzione sugli altri sensi e alterando profondamente la nostra percezione. Risveglia emozioni forti come la paura, il desiderio e la meraviglia del cielo stellato. Modifica il nostro stato d’animo, favorendo il rilassamento e la riflessione. Un aperitivo che offrirà un’esperienza immersiva, dove il buio diventa una guida per riscoprire i nostri sensi e la nostra percezione.

Architettare il buio

8 giugno ore 17:00 e 19:00
Programma in via di definizione

Sensi coinvolti


Simbolo gusto
Simbolo dell'udito

Biografie

Massimo Grassi ha conseguito il dottorato di ricerca in Psicologia Sperimentale presso l’Università di Padova. Ha svolto il periodo di post dottorato presso l’Università di Udine e come visiting scientist e Marie Curie fellow presso la University of Sussex. Dal 2006 al 2018 è stato ricercatore presso l’Università di Padova e dal 2018 è professore associato presso la stessa università. Si occupa di percezione uditiva, psicologia della musica e delle possibili applicazioni di queste nella vita quotidiana. E’ stato coordinatore della sezione sperimentale della Associazione Italiana di Psicologia ed è membro dello steering committee della Italian Reproducibility Network. Ha organizzato molti eventi di divulgazione scientifica tra cui, recentemente, la mostra d’arte “L’occhio in gioco” presso il palazzo del Monte di Pietà di Padova.